Comunicare oggi #9
Ogni gioco ha le sue regole...Se tutto fosse normale, ammesso che quello che vivevamo in era pre-covid potesse considerarsi normalità, oggi sarebbe stato uno di quei giorni tanto attesi dagli appassionati di running della nostra città. Venerdì 8 maggio 2020 doveva essere il giorno della Cetilar Run, una corsa un pò fuori dagli schemi, ma forse proprio per questo molto amata e attesa.Si corre il venerdì sera, 8 km che partono dalla Cittadella, roccaforte dei runners parmigiani, e si snoda nel centro storico della città. Sono quelle corse che kilometro dopo kilometro spazzano via tutta la stanchezza, lo stress e i “mal di pancia” della settimana lavorativa.
Ebbene amici, quest’anno la Cetilar Run non si correrà, niente gare, niente assembramenti, niente maglie sudate una contro l’altra.
Chi mi conosce sa quanto mi sia innamorato della corsa negli ultimi anni ed è successo per mille motivi. Tra questi senz’altro il suo potere rigenerante e la sua impareggiabile flessibilità. Puoi correre ovunque, con qualsiasi clima, di giorno o di notte, da solo o con migliaia di persone e per farlo ti bastano un paio di calzature idonee e il gioco è fatto.
What else?
Penso proprio sia questa la ragione per cui in tempi di Covid molte persone abbiano sentito il bisogno (impellente) di uscire a fare una corsa, anche se magari prima non lo avevano mai fatto se non saltuariamente.
Correre è un gesto naturale, correre allenta la tensione, correre resetta tutto il software e l’hardware umano.
Dici poco?
La verità è che noi runners, di vecchia data o di primo pelo, non ce la siamo passata proprio benissimo negli ultimi mesi. Untori e appestati contro cui lanciare anatemi, insulti, minacce e chi più ha più ne metta da finestre, balconi e auto.
Noblesse oblige, mes amis.
Penso onestamente che a livello relazionale dobbiamo tutti imparare ancora tanto, ma è vero anche che le regole vanno rispettate. E oggi più che mai tutti siamo nella condizione di dover seguire delle regole, è una questione di salute. Anzi no, è una questione di sopravvivenza.
Quindi auguro a tutti i runners che in questi giorni hanno potuto tornare ad allenarsi all’aria aperta di riscoprire il piacere di correre da soli, oppure alla distanza consentita.
Gli sportivi veri sono onesti, conoscono le regole e le seguono perché ogni gioco ha le sue.
[Andrea Fiore]