Comunicare oggi #14
Non posso fare a meno di citare Barilla...Comunicare oggi #13
Comunicare è una roba da equilibristi coraggiosi...Comunicare oggi #12
La luce dopo il lockdownComunicare oggi #11
Quindi oltre la #due nessuna altra fase?Comunicare oggi #10
Lunedì. Oggi lo è veramente un lunedì come si deve.Alienati nell’oblio della quarantena avevamo dimenticato quella frenesia della settimana che inizia, il suono tagliente della sveglia la mattina presto, il brusio della testa piena di impegni e buoni propositi.
Comunicare oggi #9
Ogni gioco ha le sue regole...Se tutto fosse normale, ammesso che quello che vivevamo in era pre-covid potesse considerarsi normalità, oggi sarebbe stato uno di quei giorni tanto attesi dagli appassionati di running della nostra città. Venerdì 8 maggio 2020 doveva essere il giorno della Cetilar Run, una corsa un pò fuori dagli schemi, ma forse proprio per questo molto amata e attesa.
Comunicare oggi #8
Grazie al cielo siete qui...Siamo esseri umani, qualche volta potremmo provare a ricordarcelo.
E se collegare questa parola a valori come compassione, sensibilità e altruismo risulta per alcuni, ahimè, molto difficile, proviamo a collegare la condizione di essere umano almeno a un fattore biologico e cioè che si nasce, si cresce, si diventa adulti, si invecchia e si muore.
Comunicare oggi #7
C'è qualcosa che mi manca tremendamente...Tutto nasce dalla mancanza.
Questo pensiero nasce perché c’è qualcosa che mi manca tremendamente. Sapete a cosa mi riferisco?
Comunicare oggi #6
In una parola, #empatia.Esprimere qualcosa, trasmettere qualcosa a qualcuno, coinvolgere, lasciare un ricordo, essere riconoscibili.
Questa serie di azioni a partire da quella più basica di “esprimere” a quella più strutturata di “essere riconoscibili” rientrano a pieno titolo nel concetto vasto, ma non troppo, del #comunicare.
Comunicare oggi #5
Riflessioni da quarantena.Abituati come eravamo, le ultime tre settimane trascorse nelle nostre case forse ci sembrano 3 anni.
Eppure viviamo questo isolamento nel nostro nido, chi è fortunato insieme alla propria famiglia, altri con se stessi, sperimentando una solitudine che ha il sapore ascetico.